venerdì 2 gennaio 2015

La metafisica

La filosofia prima o metafisica è quella parte della filosofia che si occupa del problema dei fondamenti dell’essere. In questo modo questa disciplina si interessa delle cause e dei principi primi. Tutte le scienze, infatti, indagano intorno a delle cause specifiche, mentre la metafisica si occupa della struttura causale della realtà. Questa spiegazione per cause permette alla filosofia prima di concludere che la realtà è razionale, in quanto spiegabile a partire dalle cause e non da elementi ad essa estranei. A differenza delle altre scienze, allora, la metafisica non si interessa di studiare un essere particolare, ma si pone la domanda circa l’esistenza di un essere generico, un essere in quanto essere. Aristotele, per esempio, riprende il problema parmenideo intorno all’essere, dichiarandone  l’inconsistenza. Oltre a ciò è sua materia di indagine anche la sostanza con i suoi vari significati. Aristotele, in questo caso, analizza la sostanza in quanto forma o essenza e si concentra, in questo modo, soprattutto sul significato che è più utile alla conoscenza. Inoltre la metafisica studia il principio primo e il fine ultimo e la sostanza soprasensibile, essendo essa stessa teologia.
Come ebbe modo di affermare Aniceto Molinaro, la filosofia prima può essere considerata come la scienza che studia l’ ‘è’, l’essere della cosa. Uno studio, dunque, veramente filosofico e che, per il fatto che esso si occupa dell’essere, si identifica proprio con la metafisica, la quale si attiene all’identità, senza escludere la distinzione, fra essere e verità. La filosofia, infatti, è l’essere nella espressione della sua verità[1].
Quindi, ricapitolando, possiamo giustamente affermare che la metafisica sia una scienza dell’ente in quanto ente, o in maniera equivalente, dell’ente in quanto essere. Essa studia l’ente precisamente in ciò che lo determina come ente, in ciò che permette all’ente di essere propriamente ente. Ossia la metafisica studia l’essere dell’ente, dato che l’essere è ciò per cui l’ente è ente.
Come dicevamo sopra la metafisica è quella scienza che si occupa del fondamento dell’ente. E l’essere è il fondamento dell’ente. Infatti l’essere è il fondamento incondizionato dell’ente: non possiede condizioni previe, ma condiziona tutto. Per essere maggiormente precisi, se questa incondizionatezza è immediata, la metafisica tratterà dell’essere dell’ente, mentre se è assoluta, essa si occuperà dell’Essere Assoluto, fondamento ultimo dell’essere dell’ente.
La metafisica rimanda anche alla sfera della totalità, in quanto essa ha proprio come oggetto la totalità dell’ente a partire dall’essere. In questo modo è inevitabile che la metafisica, se considera l’ente nel suo essere, debba considerare l’ente nella sua totalità. Dire ciò significa sottolineare come al di fuori dell’essere non vi sia che il nulla, che è appunto non-essere. L’essere, che è oggetto della metafisica, ha come caratteristiche quelle di essere illimitato, inoltrepassabile ed insuperabile. Come afferma Molinaro, «l’essere è […] l’orizzonte assoluto, l’apertura totale, e cioè l’unità e la totalità in cui ogni ente, tutto l’ente, l’ente in quanto tale, consiste. E la metafisica è la scienza dell’ente in questa sua unità e totalità e, quindi, scienza della totalità»[2].
Affinché, allora, si possa parlare di metafisica, si deve intendere una scienza che abbia come oggetto la totalità, che abbracci l’intero, in quanto studio dell’ente in quanto ente ed, in particolar modo, dell’essere come fondamento della totalità dell’ente. In questo modo, tanto è esteso il suo oggetto di studio, tanto deve estendersi la metafisica, che diviene, così, la scienza totale. Il suo oggetto, infatti, è la totalità dell’essere e la totalità della scienza.
Se poi il pensiero è sempre e solo pensiero dell’essere, la totalità dell’essere riguarda la totalità del pensiero. Vi è metafisica nella misura in cui vi sia il suo oggetto, l’essere nella sua totalità. Proprio a partire dall’oggetto, di quella che dicevamo essere la filosofia prima, possiamo capire allora come sia importante evidenziare la differenza che intercorre tra la metafisica come scienza e le scienze determinate. Quest’ultime sono appunto determinate, in quanto si occupano di un determinato settore della realtà e, quindi, la loro natura è di essere parziali e controvertibili. Sono cioè scienze capaci di errore, di revisione e di falsificazione. L’oggetto di cui si occupa, invece, la metafisica, fa sì che la sua scienza sia incontrovertibile, non soggetta all’errore o ad essere smentita.
Trattando dell’oggetto di studio della filosofia prima è necessaria un’ulteriore precisazione. Il fatto che la metafisica sia scienza totale non significa che essa sia una scienza di tutto, bensì che è la scienza del tutto. Questo è importante, poiché non si deve confondere la filosofia prima con il sapere enciclopedico, intendendo il tutto cioè in modo quantitativo, ossia legato alla conoscenza determinata di ogni cosa però nella sua determinatezza. Il tutto, invece, è da intendersi proprio come lo stesso essere, nel quale trova posto ogni singola determinazione. Per cui studiando il tutto non equivale a dire che la metafisica sappia ogni singola determinazione.
Per quanto il termine ‘metafisica’ abbia avuto un’origine estrinseca, designando i libri ‘successivi a quelli di fisica’ (metà tà physikà) nell’ordinamento del corpus aristotelico operato nel I sec. d.C. da Andronico, esso esprime adeguatamente la natura di questa scienza, in quanto essa procede al di là della fisica (la prima delle scienze particolari), per raggiungere il fondamento comune su cui tutte le scienze particolari si fondano e determinarne l’ordinamento. La denominazione di ‘filosofia prima’, che è quella data da Aristotele, mostra con chiarezza questo carattere: la metafisica è prima perché tratta dell’oggetto cui tutte le scienze particolari si riferiscono, e delinea i principi da cui tutte discendono. Nell’opera di Aristotele, la concezione della metafisica come teologia, cioè come scienza dell’essere più alto e perfetto dal quale tutti gli altri esseri dipendono, si intreccia con quella della metafisica come ontologia, cioè come scienza che studia i caratteri fondamentali dell’essere in quanto essere (teoria della sostanza), che nelle sue determinazioni è oggetto di tutte le altre scienze.




[1] Aniceto Molinaro, Metafisica. Corso sistematico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 8.
[2] Ivi, 10.

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