"Se si vuole sottomettere e opprimere
qualcuno, l’ultima cosa da mettergli in mano è la Bibbia. È più rivoluzionaria,
più sovversiva di qualunque manifesto o ideologia politica. Perché? Perché la
Bibbia afferma, come abbiamo visto, che ciascuno di noi, senza eccezioni, è
creato a immagine di Dio.
Che sia ricco o povero, bianco o nero, istruito o
analfabeta, maschio o femmina, ciascuno di noi è creato a immagine di Dio e
questo è meraviglioso. Il nostro valore è intrinseco; lo troviamo, per così
dire, già confezionato in noi stessi. Tutte le discriminazioni si basano su
qualche attributo: la razza, il genere, l’orientamento sessuale, il grado di
istruzione, il livello di reddito. Ma questi attributi sono estrinseci; possono
essere variegati e noi restiamo umani; siamo umani con qualunque combinazione
dei precedenti attributi. La Bibbia dichiara esplicitamente e con forza che il
fatto che ci riempie di valore, di un valore infinito, è uno solo: che siamo
creati a immagine di Dio. Il nostro valore ci viene fornito con il nostro
stesso essere. È intrinseco e universale. Appartiene a tutti gli esseri umani,
indifferentemente". Così scrive Desmond Tutu, nello stralcio che
pubblichiamo tratto dal volume «Il mio Dio sovversivo» (Bologna, Emi, 2015,
pagine 144, euro 13). Quindi conclude
l’arcivescovo anglicano, premio Nobel per la pace nel 1984: "Se credessimo
veramente a quello che abbiamo affermato, che ogni essere umano senza alcuna
eccezione è creato a immagine di Dio, e quindi è un portatore di Dio, allora
qualunque maltrattamento di un altro essere umano ci farebbe inorridire, perché
è non solo ingiusto, ma anche oltraggiosamente blasfemo. È davvero come sputare
in faccia a Dio. Ecco dunque ciò che i missionari ci hanno portato: un libro
che è più radicale e più rivoluzionario di qualunque manifesto politico".
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