sabato 5 settembre 2015

Lo sguardo verso Dio

I cristiani sono chiamati a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che è in loro (cfr. 1 Pietro, 3, 15). Il beato John Henry Newman (1801-1890) può essere un aiuto e un consigliere in questa missione. Dopo la conversione alla Chiesa cattolica (1845), l’ordinazione sacerdotale e la fondazione dell’Oratorio di san Filippo Neri in Inghilterra, nel 1849 il famoso teologo inglese tenne alcuni discorsi rivolti a cattolici e ad altri cristiani, mostrando loro la prospettiva fondamentale, la grande speranza della vita cristiana. Tali discorsi non hanno perso niente della loro freschezza, attualità e forza attrattiva. Cercheremo di coglierne, separatamente, tre pensieri fondamentali strettamente collegati con il tema della speranza cristiana.

Nel primo dei discorsi dopo la conversione, intitolato La salvezza degli ascoltatori come motivo del predicatore, Newman cerca di immedesimarsi nei pensieri degli abitanti di Birmingham, che ancora non conoscono né lui né i suoi confratelli dell’Oratorio, e di rispondere alle domande che, secondo lui, portano probabilmente nei loro cuori: cosa spinge loro (i membri di questa nuova comunità) a venire qui? Cosa vogliono? Cosa predicano? Cosa promettono? (cfr. Discourses Addressed to Mixed Congregations [Mix] 1). Newman sa che non è semplice rispondere a queste domande fondamentali. Egli apprezza il progresso e i mezzi del mondo, ma mette in guardia davanti allo spirito del mondo. A che cosa mira lo spirito del mondo? Secondo Newman, mira alla buona fama, all’influenza, al potere, alla ricchezza, al prestigio; talvolta al superamento dei mali terreni come, a esempio, l’ignoranza, la malattia, la povertà (cfr. Mix 2). Una persona che nasce in questo mondo, e viene educato secondo i principi di questo mondo, può imparare molte cose, acquisire buone abitudini, formare proprie convinzioni. Ma già in giovane età cade facilmente nella tentazione di adeguarsi completamente allo spirito del mondo e di coltivare interessi puramente mondani. E se questa persona diventa adulta, esercita una professione e gioca il suo ruolo sulla scena del mondo, con gli anni crescono i suoi rapporti con gli altri, acquisisce una propria fama e un suo influsso nella società: una fama e un influsso che appartengono a una persona ritenuta saggia, prudente e abile (cfr. Mix 13). E il mondo le esprime apprezzamento e lode.
Questa è la storia dell’uomo mondano, che è in grave pericolo di perdere la vera vita perché vive senza Dio e quindi senza speranza.
di Hermann Geissler

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