I cristiani sono chiamati a rispondere a chiunque domandi
ragione della speranza che è in loro (cfr. 1 Pietro, 3, 15). Il beato John
Henry Newman (1801-1890) può essere un aiuto e un consigliere in questa
missione. Dopo la conversione alla Chiesa cattolica (1845), l’ordinazione
sacerdotale e la fondazione dell’Oratorio di san Filippo Neri in Inghilterra,
nel 1849 il famoso teologo inglese tenne alcuni discorsi rivolti a cattolici e
ad altri cristiani, mostrando loro la prospettiva fondamentale, la grande
speranza della vita cristiana. Tali discorsi non hanno perso niente della loro
freschezza, attualità e forza attrattiva. Cercheremo di coglierne,
separatamente, tre pensieri fondamentali strettamente collegati con il tema
della speranza cristiana.

Nel primo dei discorsi dopo la conversione, intitolato La
salvezza degli ascoltatori come motivo del predicatore, Newman cerca di
immedesimarsi nei pensieri degli abitanti di Birmingham, che ancora non
conoscono né lui né i suoi confratelli dell’Oratorio, e di rispondere alle
domande che, secondo lui, portano probabilmente nei loro cuori: cosa spinge
loro (i membri di questa nuova comunità) a venire qui? Cosa vogliono? Cosa
predicano? Cosa promettono? (cfr. Discourses Addressed to Mixed
Congregations [Mix] 1). Newman sa che non è semplice rispondere a queste
domande fondamentali. Egli apprezza il progresso e i mezzi del mondo, ma mette
in guardia davanti allo spirito del mondo. A che cosa mira lo spirito del
mondo? Secondo Newman, mira alla buona fama, all’influenza, al potere, alla
ricchezza, al prestigio; talvolta al superamento dei mali terreni come, a
esempio, l’ignoranza, la malattia, la povertà (cfr. Mix 2). Una persona che
nasce in questo mondo, e viene educato secondo i principi di questo mondo, può
imparare molte cose, acquisire buone abitudini, formare proprie convinzioni. Ma
già in giovane età cade facilmente nella tentazione di adeguarsi completamente
allo spirito del mondo e di coltivare interessi puramente mondani. E se questa
persona diventa adulta, esercita una professione e gioca il suo ruolo sulla scena
del mondo, con gli anni crescono i suoi rapporti con gli altri, acquisisce una
propria fama e un suo influsso nella società: una fama e un influsso che
appartengono a una persona ritenuta saggia, prudente e abile (cfr. Mix 13). E
il mondo le esprime apprezzamento e lode.
Questa è la storia dell’uomo mondano, che è in grave pericolo
di perdere la vera vita perché vive senza Dio e quindi senza speranza.
di Hermann Geissler
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