giovedì 26 marzo 2015

Il nostro fratello Giuda: amico di Gesù o traditore?

Nel pomeriggio di giovedì 26 marzo nel Cenacolo San Marco di Terni l'ISTESS (Istituto di Studi Teologici e Storici) ha organizzato una conferenza tenuta dalla teologa ternana Lilia Sebastiani intorno alla figura dell'apostolo Giuda. Riassumo di seguito alcuni punti del suo interessante intervento.




  • Nei siti internet Giuda è giudicato negativamente e fino a cinquant'anni fa, poco prima del Concilio, non si aveva di lui una impressione positiva. E' il personaggio più diffamato dei Vangeli. Dante Alighieri lo pone nell'inferno e lo priva del volto, ritenendolo immagine della dannazione.
  • Giuda rientra però tra gli apostoli, i quali sono stati tutti scelti da Gesù in persona e sembra difficile credere che egli si sia potuto sbagliare.
  • Don Primo Mazzolari, prima del Concilio Vaticano II, fu il primo a guardare a Giuda in un'ottica diversa: nel giovedì santo del 1958, durante una sua omelia, parlò del "nostro fratello Giuda" e più volte ripeté l'esclamazione "povero Giuda, povero fratello nostro".
  • Dai Vangeli sappiamo di Giuda solo due informazioni: a) faceva parte dei Dodici; b) facilitò la cattura di Gesù.
  • Il suo tradimento secondo alcuni studiosi dovrebbe essere fatto risalire a motivazioni di natura politica, facendo egli forse parte del gruppo degli zeloti e in particolar modo dei sicari. Stando sempre ai loro studi sembra che "Iscariota" fosse una deformazione del latino "sicarius". Gli apostoli, essendo giudei, attendevano un messia forte, un liberatore del popolo dalla dominazione romana...Gesù sembrava tradire questa loro aspettativa!!!
  • Il Vangelo di Giovanni possiede le espressione più dure nei confronti di Giuda rispetto ai sinottici. Sembra detestare questo apostolo. Secondo Romano Guardini il Quarto Vangelo non fa altro di porre sulle spalle di Giuda tutta la colpa di coloro che lo hanno tradito e rinnegato.
  • Il tradimento di Giuda è raccontato in maniera differente nei Vangeli:
    • per i Sinottici, Giuda vende Gesù per 30 denari, una cifra davvero ridicola, secondo un patto preso da tempo;
    • per Giovanni, la decisione del tradimento è maturata durante l'ultima cena. Inoltre non è presente in questo vangelo il bacio, in quanto l'evangelista vuole sottolineare come luce ed ombre non si possono nemmeno sfiorare.
  • I vangeli non usano il verbo "tradire" ma "consegnare", per cui Giuda facilitò l'arresto di Gesù "consegnandolo" loro.
  • Giuda fu vittima del fraintendimento dei discepoli sul messianismo di Gesù. La morte di Cristo portò infatti in loro smarrimento e scandalo. Conservare la fede per loro costò molta fatica.
  • Secondo alcuni studiosi Giuda non voleva far del male a Gesù, ma solo suscitare un confronto tra lo stesso Gesù e le autorità giudaiche, affinché il Maestro rivelasse il suo essere anche il Messia atteso. Nel momento in cui comprende di essere stato solo manipolato dalle autorità giudaiche, si pente, vorrebbe restituire il denaro, non scappa come gli altri apostoli, ma proclama Gesù innocente.
  • L'agire di Giuda allora è quello di un uomo che ha profondamente amato Gesù ma non lo ha al tempo stesso molto capito.
  • Come è morto Giuda? In realtà non lo sappiamo. Quello che è sicuro è che dopo l'arresto di Gesù esce di scena. Per il Vangelo di Matteo è morto impiccato. Per gli Atti degli Apostoli ha comperato un terreno ed in esso è caduto spappolandosi tutte le viscere, quasi una punizione divina. Questi due racconti della morte di Giuda potrebbero essere però solo delle morti simboliche, in quanto rimandano a due episodi veterotestamentari.
  • Giuda imparò a sue spese che con il potere non ci si può mettere d'accordo, ma di sicuro non può essere giudicato un vile traditore. Ed il "guai" riportato da Mc 14, 21 non deve essere interpretato come una condanna pronunciata da Gesù ma una commiserazione, in quanto era la parola che veniva pronunciata nel lamenti al morto.

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