venerdì 10 aprile 2015

Realismo e verità nella ricerca scintifica e nel pensiero filosofico

Come fa l'impresa scientifica ad agganciare la realtà?
Studiando la scienza ci siamo accorti di un'immensa componente teorica che dà luogo alla scienza Galilei ha concepito una rivoluzione metafisica, non solo una rivoluzione scientifica.
stessa.
La matematica è la lingua consona all'intelletto umano ed è secondo Galilei lo stesso linguaggio della mente di Dio. L'uomo può cogliere il codice di Dio attraverso la formulazione di leggi, a partire da ipotesi. La mente divina invece conosce senza dimostrazioni, differentemente di quella umana. Una volta, però, dimostrata la verità, l'intensità che essa possiede è la stessa per l'uomo come per Dio.
La scienza moderna è sorta su di una weltanschauung realista. Keplero, Cartesio, Galilei hanno creduto di dire come stanno le cose, nella Verità. Quando la scienza smentisce una teoria che fino ad allora aveva ritenuto vera, a smentirci secondo Popper è la realtà stessa.
Il realista pretende di dire cosa è questo qualcosa con cui ci scontriamo. La realtà non è solo la presenza di qualcosa ma anche la sua conoscenza. A cosa si riferiscono i temi scientifici? Si riferiscono al reale? Il referente di un termine è ciò che esso denota disgiunto da un significato che potrebbe essere dato anche solo per convenzione. Ma se siamo realisti questo non lo vogliamo. Se eliminiamo i significati il discorso non dice nulla; se eliminiamo il referente il discorso non parla di nulla!
Nelle scienze empiriche  certe affermazioni, pur dotate di significato, non possono essere accettate in base all'evidenza empirica. Nella scienza non c'è soltanto il dire qualcosa ma il fare qualcosa. Gli scienziati costruiscono gli esperimenti spesso manipolando la natura.
Se esiste una realtà che ha una struttura non è possibile dire di essa qualsiasi cosa e questi sono gli "universi scientifici".
Ma se la scienza non cerca la verità cosa cerca? Secondo Empel le raffigurazioni del mondo che cambiano continuamente, la miglior teoria possibile al tempo dato. Ma coerenza non è sinonimo di verità, poichè vi è coerenza anche dentro le convenzioni. Essa è solo un criterio!
Galilei isolava un sistema e lo idealizzava per trovare una legge. Portare ad argomento la nostra struttura percettiva è allora fallace perchè la scienza vuole andare oltre le percezioni dei sensi.
Secondo Hartmann l'essere non può dipendere dalla conoscenza. Per lui i valori esistono veramente, noi possiamo vederli o meno ma non per questo possiamo giudicarne circa la loro non esistenza. La soggetto nella scienza.
scienza però dovrebbe essere libera da valori. Questo è arduo in quanto non possiamo dimenticarci del
La storia della scienza non è solo storia di smentite (Popper) ma anche di continuità. Essa non è un cimitero di teorie morte!!! La certezza è un mito!!!
di Valerio MEATTINI,
Docente di Filosofia teoretica e di Filosofia della mente all'Università degli Studi di Bari

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